Miriam Palma

“Cara Babette,” disse con dolcezza, “non dovevate dar via tutto quanto avevate per noi.” Babette avvolse le sue padrone in uno sguardo profondo, in uno strano sguardo: non v’era, in fondo ad esso, pietà, e forse anche scherno? “Per voi?” replicò. “No. Per me.”

[…] Poi, per un pezzo, vi fu in cucina un profondo silenzio. Allora Martina disse: “E adesso sarete povera per tutta la vita, Babette?”

“Povera?” disse Babette. Sorrise come a se stessa. “No. Non sarò mai povera. Ho detto che sono una grande artista. Un grande artista non è mai povero. Abbiamo qualcosa di cui gli altri non sanno nulla.”

Isak Dinesen, Babette’s Feast, 1950

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